> Rapporto Satrapo Vek Tarah (257 Heliar)
Onorevole Maestro Crov,
Come da Lei richiesto ho recuperato un geode di ametista dalle montagne del Nord Ovest, dovrebbe arrivare a Sal’Kor nelle prossime settimane.
Sono anche riuscito a reperire dei Cristalli di Mana, vuoti ovviamente, ma dovrebbero essere sufficienti per Ms. Uverium.
Durante la loro raccolta ho parlato con degli Arcanisti, o almeno persone che un tempo avevano studiato la disciplina, e mi hanno confermato che questi cristalli presentano un’usura compatibile con secoli se non millenni di utilizzo; qualsiasi cosa gli abbia colpiti li ha consumati perfino nella struttura.
Sul suo secondo quesito, le risposte per il momento sono le stesse: Le capacità empatiche dei Savan sembrano funzionare come previsto in tutto il continente. Non c’è aumento o diminuzione degli Es’Neran.
Continuiamo la nostra ricerca.
Mai Dimenticati.
Satrapo Vek Tarah
> Rapporto Satrapo Oris (257 Heliar)
Maestro Zuhim,
Ho recuperato qualche libro e consultato un paio di professori dell’accademia di Veiligewe, come hai chiesto.
La mia teoria, per quanto ancora da studiare approfonditamente, ritengo sia valida: l’Ametista non è un abisso senza fondo di energia quanto un frattale affamato. Non distrugge l’energia, ma la usa per replicare la sua struttura, sia in grande che in piccolo.
Non tutto l’ametista sembra avere questa proprietà, ma solo i quelli che ho chiamato Nuclei, e ho anche eseguito un paio di esperimenti per verificarlo.
Quando si espone un pezzo di ametista alla luce, questo la rifrange come di consueto nelle componenti rosse e blu. Se si espone un Nucleo di Ametista alla luce, invece, la rifrazione è imperfetta. Non più rosso e blu puri, ma sfumati. Nel tempo, poi, il Nucleo comincerà ad espandersi, creando ametista normale.
Ho già mandato ad Ophelia i miei risultati, e credo che i Nuclei potrebbero essere la chiave per comprendere meglio Zero.
Un avviso però, Zuhim. Se la mia teoria è corretta e i Nuclei usano l’energia per replicarsi questo li renderebbe molto ‘organici’ per usare un termine improprio.
Non sono del tutto convinto siano naturali.
Mai Dimenticati.
Satrapo Oris
> Rapporto Satrapo Ophelia Uverium (257 Larendul, Godlèr)
Padishà Crov,
I materiali sono arrivati con successo e ho iniziato a impostare l’esperimento secondo i parametri di cui vi avevo parlato. Ringrazio ancora per avermi lasciato utilizzare il cantiere dell’Accademia di Sal’Kor; anche se non sono molto, i pochi edifici presenti saranno perfetti per ospitare il geode.
Abbiamo bloccato il geode di Ametista con il nucleo cristallino orientato verso l’alto, e abbiamo inserito sull’apice della struttura due potenti lenti in grado di concentrare la luce solare.
Ai lati del geode abbiamo posizionato due Cristalli Rossi e Due Cristalli Blu, anch’essi saranno colpiti dalla luce solare, ma in modo che i fasci colpiscano il Nucleo cristallino del Geode.
Domani a mezzogiorno il sole dovrebbe posizionarsi in modo da avviare il processo.
> Rapporto Satrapo Ophelia Uverium (257 Larendum, Grodlòr)
Padishà Crov,
L’esperimento è stato portato a termine con successo.
Appena il sole è stato in posizione, il fascio di luce solare concentrata ha colpito il Nucleo, frantumando la luce nelle sue componenti tendenti al rosso e tendenti al blu, che venivano veicolate verso i Cristalli dei relativi colori.
Questi riflettevano questa luce, purificata e riportata alla frequenza corretta, verso il Nucleo.
All’atto pratico, il Nucleo di Ametista è stato bombardato da ogni lato con frequenze sia pure che già divise.
Il nostro obbiettivo era verificare le interazioni dei vari fasci di luce e verificare ulteriormente le teorie di Oris, ma abbiamo ottenuto di più: Il Geode ha cominciato ad incrementare la sua massa, tanto che dopo un quarto d’ora di esperimento abbiamo dovuto rafforzare le colonne di contenimento, oltre che ad emettere ad alto volume il suo tipico suono.
Questo di per sè è coerente con il sovraccarico energetico a cui lo stavamo sottoponendo, ma la cosa più importante la ho notata poi.
I Cristalli di Mana che mi aveva portato Vek hanno cominciato a brillare debolmente! Il Geode, così caricato, stava emettendo una debole traccia di magia, che i Cristalli hanno assorbito!
Si sono scaricati nuovamente pochi istanti dopo e a occhio non avrebbero avuto l’energia sufficiente a lanciare il più banale degli incantesimi, ma questa scoperta è importantissima!
L’Ametista, se adeguatamente stimolato, può rilasciare l’energia che ha accumulato!
Bisogna anche notare che l’energia solare da noi utilizzata non è nemmeno energia magica pura, eppure il geode la ha amplificata a sufficienza sia per incrementare la sua massa sia per produrre un minimo di mana ambientale.
Credo che la struttura dell’ametista prodotto dai Nuclei sia particolare, e che agisca come contenitore di magia quanto reagente per la sua raffinazione; cosa coerente con la teoria di Oris che l’ametista sia da assimilare a un organismo che si nutre di magia arcana.
Letteralmente prende energia e la metabolizza, creandone una versione più pura e utilizzabile ai suoi scopi. Ho deciso di chiamarla Quessem.
Suggerisco di continuare queste ricerche, ma ci serve una fonte di energia magica vera per poter ottenere dei risultati più validi.
Mai Dimenticati.
Satrapo Ophelia Uverium