Data: 275 (secondo datazione standard)
Sono passati ormai più 10 anni da quando le calde sabbie di Ramil mi hanno accolto e cresciuto, da quando mi svegliai nella carrozza di quei architetti, ad accudirmi è sempre stato Ikarius Barid, un saggio diplomatico che fa parte del consiglio.
Penso sarà difficile dimenticare il suo sguardo quando mi vide per la prima volta, mi guardava come sapesse mi trovassi li e mi stesse aspettando, mi prese sotto la sua responsibilità e mentre crescevo si prendeva cura di me e anche della mia istruzione, Ikarius non si fidava a lasciarmi scorrazzare tra le strette vie delle case di Ramil, non era raro infatti vedermi studiare in giro tra le pile di libri della biblioteca di Ramil, e talvolta anche nella Sala del consiglio, trovavo un ottimo passatempo ascoltare da un angolino i discorsi fatti dai membri del consiglio e mi si illuminavano gli occhi quando vedevo entrare qualche architetto a fare il reso conto dei lavori o a mostrate il progetto di un edificio.
Nonostante Ikarius non si fidasse a lasciarmi solo, più crescevo più mi lasciava spazio per potermi esprimere, fino a quando all’incirca nell’anno 270, quando compii 19 anni, Ikarius prese la decisione di propormi come nuovo membro del consiglio di Ramil responsabile della gestione urbanistica della città.
Con mia sorpresa quel giorno, dopo una lunga discussione tra i membri del consiglio, decisero di accettare la proposta ed entrai a far parte del consiglio eletto dal consiglio stesso, Ikarius mi considerava ormai pronto ad affrontare tutte le sfide che il mondo mi poneva davanti, mi ha insegnato tutto quello che so tutt’ora, e decise quindi di lasciarmi libero, per quanto l’idea di essere libero di poter fare tutto quello che volevo mi eccitasse, ora ero solo.
Non mi persi a pensare troppo, avevo delle responsabilità e tanto lavoro da fare, ora che ero responsabile della città dovevo dimostrare alle persone di poter fare la cosa giusta, mi ci vollero 2 anni di duro lavoro per farlo, presi una parte della città vicina al porto che era di forte interesse dei cittadini più adagiati di Ramil e costruii un intero quartiere di case dedicate proprio a loro.
Questo mio primo grande progetto suscitò un successo tale ad essere ancora in corso tutt’ora, ricevo richieste a cadenza settimanale di nuove abitazioni o tal volta di vari servizi pubblici da costruire, recentemente ho deciso di investire io stesso una parte del mio parte del mio patrimonio nella costruzione di una grande tenuta al centro del quartiere, purtroppo però data la mole di altre abitazioni da costruire nel quartiere, ho deciso di mettere questo mio progetto in secondo piano.
Se c’è qualcosa che nonostante tutto continua a non passare mai in secondo piano, sono le recenti pressioni tra stati in tutta Zero, è stato da quando nel continente sono arrivati nuovi abitanti che si sono create nuove situazioni, non sempre spiacevoli, un esempio può essere l’arrivo a Ramil di Bernrayll e Corvina, mi ritrovai davanti questi due viandanti durante una mia visita a Veiligewe per incontrare un mio cliente, lo sguardo di quel vecchio uomo affranto da chissà che eventi drammatici che gli erano accaduti e lo sguardo dolce di sua figlia mi avevano colpito, cercavano un rifugio, un luogo sicuro in cui stare, il padre era talmente disperato che era disposto a vendere sua figlia pur di garantirle un luogo in cui stare.
Decisi di prendermi carico di loro e di offrirgli la stessa protezione che Ramil mi aveva offerto ormai anni e anni fa, ci volle però poco per accorgermi che per quanto Ramil fosse un posto sicuro, non era un luogo adatto a loro, ne ho avuto la conferma quando Bernrayll ha espresso il desiderio di poter fondare una sua città da affidare a sua figlia perché possa avere un futuro da poter gestire e costruire da se.
Mi bastò parlare con i membri del consiglio e dopo pochi giorni decisi di offrire una cifra di 10’000 cippini per poter realizzare questo loro desiderio, nacque così KaerMorhen una città situata a tra le montagne a nord di Veiligewe, mi dispiaceva abbandonare così Corvina che ora si ritrova ad essere governatrice, averla vicina a me a Ramil mi faceva percepire un emozione che non provavo da tempo, mi sentivo parte di nuovo di una famiglia, ospitarli a Ramil è stato come aver ospitato dei miei parenti venuti da molto lontano. Nonostante ora non sia affianco a me, Corvina mi accoglie sempre quando passo per KaerMorhen a fare un saluto, e mentre passeggiamo per le strade innevate tra le montagne, nell’aria c’è un odore di rinascita e vita che mi fa ben sperare che anche quello sia un posto sicuro per lei.