[GDR] Esplorazione del "Nether"

Sere

In una soleggiata mattina di Hèliar dell’anno 258 un nuovo avviso venne appeso alla bacheca della Gilda degli Esploratori.

Avviso Organizzazione Spedizione
A seguito della recente scoperta della grande apertura presso i Red Canyon nelle vicinanze della Stazione di Posta Nordovest, la Gilda degli Esploratori sta reclutando avventurieri per la formazione di una squadra che si addentrerà nelle profondità della terra per raggiungere le caverne scoperte dal pioniere Theodred Netheraer, con finalità di ricerca, catalogazione e studio.

Nello specifico stiamo cercando un cartografo per la mappatura delle caverne, un naturalista per la classificazione della flora e della fauna autoctona, un paragnosta che possa rilevare eventuali attività magiche, un Trascrittore che annoti ogni scoperta ed evento relativo alla spedizione, un esperto Manovale per la raccolta di materiali e risorse e, non ultimo, è richiesta la presenza di una scorta armata che possa accompagnare e proteggere la spedizione da rischi e pericoli che potrebbero materializzarsi durante la missione.

La squadra sarà guidata dalla Signorina Kalliope Zardus e partirà in esplorazione il giorno 1 Nuvul 258.

Vi preghiamo di comunicare il vostro interesse rispondendo a questo avviso, specificando la vostra professionalità, anche se non ricompresa nell’elenco di cui sopra, e la specifica motivazione nel prendere parte alla spedizione.

Firmato
Lord Fabian Zardus
Presidente della Gilda degli Esploratori

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[GDR-Off]:

Nell’evento in questione, giocato inizialmente in forum, verrà formata una squadra che avrà come obiettivo quello di esplorare e catalogare il nuovo territorio del Nether. Nella lettera della gilda vengono elencate alcune professionalità utili ma sentitevi liberi di proporre anche altri ruoli, attraverso la partecipazione del vostro personaggio principale o di eventuali Personaggi Minori giocati per l’occasione.
Successivamente allo sviluppo in gdr, vi proporrò anche uno specifico evento in gioco.
Potete iniziare da subito ad inviare le vostre “candidature”, la spedizione partirà il giorno 1 dicembre.

Solar

Ma per “la spedizione partira’ il giorno 1 dicembre” intendi fisicamente? nel senso, partecipare e’ un qualcosa che ci impegna in degli specifici orari di gioco o possiamo partecipare anche solo gdristicamente?

Sere

Solar il primo dicembre prenderà il via, in forum, la campagna di esplorazione, una specie di gdr asincrono, senza appuntamenti fissi, nel quale potrete partecipare e raccontare le vostre storie, in maniera molto tranquilla e con la possibilità di interazione tra i vari personaggi attraverso le risposte in questa discussione.

Stardel

A Lord Fabian Zardus

Egregio, con riferimento al Vostro annuncio pubblicato alla bacheca della Gilda degli Esploratori vorrei sottoporre alla Vostra cortese attenzione la mia candidatura in qualità di cartografo.

La scoperta di queste nuove caverne ha attirato la mia attenzione e sarei molto interessato a partecipare alla spedizione della Dottoressa Zardus. Allego a questa lettera il mio portfolio per riferimento dei lavori svolti.

Sarebbe un grandissimo onore per me e la mia Casata collaborare a questa grande scoperta accademica.

Confidando in un Vostro positivo riscontro, colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti.

Aw.d.P. Sargon Stardel

CalogeroGregon

All’attenzione di Lord Fabian Zardus,
conseguentemente alla missiva da voi inviatami manderò i sei avventurieri migliori di tutto il regno di Arvintar.
Vorrei porre alla sua attenzione la candidatura di un noto naturalista che si è reso disponibile a partecipare assieme agli avventurieri ed i portacarichi alla spedizione condotta dall sig.rina Zardus Kalliope.

Le farò inviare al più presto una missiva dal naturalista in persona.

Spero in una prospera collaborazione tra le gilde,
Rune Mets Farlord, Capo Gilda di Arvintar

Gdr Off: All’interno di questo evento giocherò uno di questi avventurieri

Brodsko

A Lord Fabian Zardus,

Vi invio la presente missiva per informarVi che, tra i miei impiegati, la Signorina Puabi Isthar si distingue per l’indole attenta e inquisitiva, adatta al ruolo di trascrittrice. Sarà dunque mia premura fare in modo che si presenti prima del primo Nuvul 258 alla Caposquadra Kalliope Zardus.

Infiniti omaggi.

Awilum dell’Inchiostro
Stromik Bru’dešû

Fren62

A Lord Fabian Zardus,
Vi invio la presente per raccomandare caldamente al ruolo di Manovale nella spedizione da Voi indetta il miglior esperto di metalli, risorse terrene e metodologie di estrazione presente ad Arvintar: Karet Jhandam, il responsabile e gestore delle Cave di Arvintar e dell’avanzato sistema di estrazione e smistamento presente in esse.
In rappresentanza del Consiglio dei Triarchi;
Farquhar Vitalea.

Giovanni

Destinata a Lord Fabian Zardus

Salve egregio Lord Fabian Zardus, io sono il naturalista di Arvintar, il Dott Francis Aldobran. Le chiedo umilmente di poter accettare la mia proposta al fine di poter prendere parte alla spedizione nelle viscere della terra, in qualità di Sapiente e di Naturalista. Ormai da innumerevoli generazioni la mia famiglia si impegna nella raccolta e nella categorizzazione dei saperi, all’interno di un’ unica grande raccolta: Il “ De Rerum Veritas". Ritengo dunque che quest’ occasione senza pari, possa essere di grande stimolo per l’inizio di un nuovo capitolo all’interno del mio, già più che vasto, archivio.
Spero possa trovare interessante questa mia proposta. Cordiali Saluti

Dott. Francis Aldobran

Leotred

All’attenzione di Lord Fabian Zardus,

Porgo i miei più sentiti saluti e omaggi in prima battuta, in seconda ma non meno importante introduco il motivo della presente: La notizia della spedizione all’interno delle viscere del piano è giunta fino alla neonata Tav’Toxa e l’interesse della Gran Casata Lor’Tred si è immediatamente acceso.

Sottopongo a Voi la candidatura di un emissario della mia casata, Lagash dei Lor’Tred. Il giovane è un brillante etereo che più di una volta è eccelso nelle arti della Scienza e dell’esplorazione. Sono sicuro che potrà portare un contributo positivo alla Vostra causa.

I più distinti saluti

Awilum della Gloria di Dakhmah,
Governatore di Tav’Toxa,
Zoroastro Lor’Tred

Sere

La mattina del 1 Nuvul dell’anno 258 la piazzetta antistante la sede della Gilda degli Esploratori era divenuta sede di intenso traffico e fermento.

Si stavano ultimando i preparativi in vista dell’imminente partenza della squadra di esplorazione “Phoenix” destinata ad addentrarsi nelle profondità delle caverne scoperte dal collega Theodred Netheraer.

Ad ogni missione venivano preparate casse e pacchi con beni e materiali necessari, come equipaggiamento di sicurezza, torce e lanterne per illuminare i percorsi, strumenti per facilitare la progressione, vivande ed eventuali materiali per la costruzione del campo base.

Un piccolo gruppetto eterogeneo per razza e provenienza si stava radunando presso l’ingresso della Gilda, tra di essi si distinguevano i vessilli del Regno di Arvintar e delle casate Sargon, Bru’dešû e Lor’Tred provenienti dall’Interregno di Dahkmah.

La Squadra Phoenix era così composta:

Calliope Zardus, secondogenita del presidente della Gilda degli Esploratori, guidava la spedizione
Sargon Stardel, in qualità di cartografo, Awilum del Pavone di Dahkmah. Le sue opere erano conosciute ed apprezzate in tutto il continente;
Puabi Isthar, trascrittrice della casata Bru’dešû, proveniente anch’essa dall’Interregno di Dahkmah;
Karet Jhandam, con il ruolo di manovale, responsabile delle cave e delle miniere del Regno di Arvintar;
Francis Aldobran, esperto naturalista, conosciuto per le sue pubblicazioni enciclopediche;
Lagash dei Lor’Tred, scienziato ed esploratore proveniente dalla casata Lor’Tred dell’interregno di Dahkmah.

La squadra era accompagnata da 6 guardie armate provenienti dalla Gilda degli Avventurieri di Arvintar e da due facchini della Gilda degli Esploratori incaricati di trasportare i bagagli dalla superficie al Campo Base “Nether”.

Completate le procedure di carico, la squadra partì in direzione della Stazione di Posta Nord Ovest, l’avamposto più vicino all’ingresso delle caverne.

Il materiale a disposizione della spedizione era il seguente:

1 rotolo di scala da 50 metri in corda;
- 1 rotolo di scala da 20 metri in corda;
- 150 metri complessivi di corda;
- Imbracature e funi di sicurezza;
- Attrezzi di diamante, finemente lavorati per una più lunga durata e cinture porta attrezzi;
- Cibo in quantità sufficiente per sfamare l’intera squadra per 5 giorni.
- Blocchi di ghiaccio compresso.
L’acqua, a causa della temperature molto alte nella grotta, evapora istantaneamente e l’unica soluzione per avere acqua potabile è sotto forma di ghiaccio.
- Torce;
- Una cassa di legno per la realizzazione di ponteggi e attraversamenti;
- Altri materiali e strumenti specifici necessari ai partecipanti alla spedizione come taccuini, ampolle per campioni, reagenti, kit medici, ecc…

Il viaggio durò diverse ore e la squadra raggiunse l’ingresso del Nether sul calar del sole. Decisero di sostare per la notte nel campo allestito dalla Gilda degli Esploratori ai piedi del canyon, così da iniziare la discesa l’indomani mattina più freschi e riposati. Le guardie di Arvintar si organizzarono per garantire la vedetta notturna che fu tranquilla e senza insidie.

All’alba venne suonata la sveglia e la squadra si preparò alla partenza.

Le grotte erano una scoperta relativamente recente ma la Gilda degli Esploratori aveva già avviato, con il contributo dell’Accademia della Tecno-Magia e della Gilda dei Mercanti di Veiligewe, i lavori di messa in sicurezza del tunnel di accesso, costruendo passerelle e scalette per facilitare la discesa degli avventurieri diretti al Nether.

Tali lavori si sarebbero conclusi da programma alla fine dell’anno 259, pertanto la spedizione dovette superare alcune discese verticali con l’ausilio di corde ed imbracature.

La discesa occupò gran parte mattinata con non poche criticità. Fortunatamente non si registrarono incidenti.

L’ultimo tratto di percorso era stretto e pericolosamente ripido. La grigia pietra aveva lasciato il posto ad un nuovo materiale, una pietrisco rosso compatto e caldo al tatto.

Arrivati all’uscita dell’ultimo pozzo, la Vallata dei Lamenti si aprì dinanzi a loro. Un’enorme grotta di pietra rossa dall’atmosfera aliena, una zona totalmente diversa da ogni altro ambiente conosciuto.

“Benvenuti nel Nether!” - esordì Calliope rompendo il silenzio del gruppo leggendo su alcuni volti stupore, su altri timore ed incredulità. - “Il nostro obiettivo qui è quello di analizzare, raccogliere campioni e documentare le scoperte che faremo qui sotto. Date le condizioni ambientali sfavorevoli la nostra permanenza qui durerà pochi giorni, facciamo in modo che sia il più possibile produttiva.”

“Il piccolo Campo Base, qui all’ingresso, sarà il nostro punto di appoggio. Da qui inizieremo le nostre spedizioni.”

Il Campo Base Nether era un piccolissimo avamposto allestito dai primi esploratori. Qualche baracca improvvisata per ripararsi dal caldo estremo e un piccolo magazzino per sistemare materiali e scorte.

“Utilizzeremo il resto del pomeriggio per allestire i nostri rifugi e preparare eventuali strumenti di studio. Cercate di non allontanarvi da soli, è estremamente facile perdere l’orientamento oltre al fatto che i mostri qui sotto possono essere molto feroci. Domande?”

[GDR-OFF]

Aspetterò un po’ di tempo per permettervi di narrare le vostre prime impressioni/allestimenti/interazioni con gli altri partecipanti e poi andremo avanti.
La spedizione è partita ma essendo ancora all’ingresso è ancora possibile ad altri giocatori prendere parte all’avventura.

Fren62

Una volta sceso in quel che poteva essere comparato agli inferi, Karet mostrò un volto stranito ma altresì pieno di stupore ed eccitazione. Il manovale orgoglio della città di Arvintar era un nano dall’aspetto vissuto; la giovinezza, infatti non era uno dei suoi punti forti… e forse nemmeno l’odore, ma pochi possono dire di conoscere il sottosuolo meglio di lui. Infatti, dietro la sua folta barba bianca, si nasconde una passione per tutto ciò che la terra ci dona di nascosto sotto vari strati di pietra. I diversi anni passati come capo miniera lo hanno portato addirittura a preferire gli ambienti soffocanti, caldi e angusti alla luce del sole; passa infatti la quasi totalità delle sue giornate senza vedere il cielo, occupato a espandere il complesso sistema di cave di Arvintar o a gestire il sistema di trasporti minerari.

Di minerali, gemme, pietre preziose e non, ne ha viste a bizzeffe nei suoi molti anni, ma ciò che si trovò davanti a quella così profonda altitudine lo lasciò di stucco.
Cos’era quello strano materiale rosso caldo e compatto? Cosa sono quei luoghi mai visti nascosti tra i gas e il calore della lava in lontananza?
Karet non vedeva l’ora di toccare con mano e scoprire in prima persona nuovi materiali e minerali e le loro proprietà.
Guardandosi attorno vide, fra i presenti, chi era scosso e spaventato, ma lui che la sua vita l’aveva ormai quasi vissuta del tutto non riusciva ad allarmarsi delle alte temperature, dei possibili pericoli presenti o dei mari di lava che chiunque poteva scorgere ad occhio nudo.

Il nano ascoltò il discorso della figlia di Zardus attentamente, come si poteva notare dalla mano intenta a liscare la sua lunga barba, e alla richiesta di domande esordì con:

“Mi scusi signorina, sarà possibile portare qualche oggetto che troveremo, o qualche materiale, a casa?”

Giovanni

“Dell’uomo sono i mari e le terre scaldate dai tiepidi raggi del sole; ma un giorno verrà un folle che vorrà di più di ciò che l’uomo può possedere. Meglio lasciare all’uomo ciò che egli può conoscere, e lasciare ignoto ciò che è dell’ignoto.”

Queste poche parole, pronunciate da mio nonno in preda ad uno dei suoi deliri dovuti alla vecchiaia, rimbombavano nella mia mente durante la discesa nel sottosuolo. Ma tutti i miei dubbi sparirono alla vista della calda luce di quel mondo inospitale. Non si poteva di certo dire che fosse un posto idilliaco: il caldo era insopportabile, e il tanfo di zolfo metteva a dura prova la mia psiche e la mia carne; ma la meraviglia generata dalla visione di questo paesaggio completamente sconosciuto, ha generato in me la volontà di continuare la spedizione in barba alle intemperie. Meraviglia e terrore, curiosità e timore si mescolavano dentro di me dando vita ad un nuovo sentimento: il Sublime.

Una volta arrivati al campo base ho allestito la mia tenda con tutti gli oggetti necessari per la mia ricerca: materiale per prendere appunti, ampolle, becher, e altra vetreria alchemica di sorta. Una volta sistemato il tutto, ho preso il taccuino e ho iniziato ad analizzare la terra di questo luogo surreale, raccogliendo anche dei campioni.

Or ora non saprei ben dire da cosa essa sia composta, tuttavia ritengo che una parte di questo composto sia simile, se non uguale, alla terra che abbiamo noi in superficie; avendo tuttavia come grande differenza un dato sale o solfato presente in grande quantità, che conferisce a questo materiale il suo colore rosso, e sicuramente una lunga serie di caratteristiche ora a me sconosciute; tuttavia servirebbe un’analisi più attenta per poterlo verificare.
La mia euforia è senza pari: dinanzi a me si staglia un mondo completamente nuovo e caotico, e io possiedo le chiavi per riordinarlo.

CalogeroGregon

Erano da poco arrivati al luogo dove sarebbe stato posto l’accampamento, il viso sconcertato di Einlar aveva attirato l’attenzione di Artem.
Durante le ore di sonno del gruppo si erano divisi i turni di guardia, due guardie avrebbero sorvegliato l’appena allestito accampamento e avrebbero ricevuto il cambio ogni due ore.
Le ultime due ore erano coperte da Thoulnir e Artem, loro riposarono di meno rispetto gli altri.
Se un estraneo al gruppo avesse visto gli avventurieri dell’avanguardia, li avrebbe dati per stremati. Anche se non presente il Capo gilda Farlord era sicuro della decisione che aveva preso poiché aveva scelto dei pezzi da 90 e perché lui li conosceva uno ad uno:

Vekan Setune; Etereo di grado platino a capo del gruppo di avventurieri che si occupava dell’avanguardia aveva lunghi capelli neri, occhi azzurri e barba lunga ma curata.
Brandisce una lancia di lunghezza media, con il bastone ricavato dal legno di quercia e una lama caratterizzata da motivi di ferro ottenuti dalla battitura e piegatura di più volte dello stesso pezzo. La lama, ovviamente, era stata regalata dalla famiglia Adrerikath per l’impresa. Indossava una chiara armatura leggera, senza elmo perché non riteneva fosse utile.
Al fianco portava sulla cinta un lungo pugnale seghettato contenuto in un fodero di pelle scurita.
Molto serio anche nelle occasioni più tranquille, leale e diplomatico: cerca sempre di trovare un compromesso che possa giovare al lui e al suo gruppo. Conosce le arti curative e le erbe.

Tagrev Asterio; Umano di grado platino che era stato nominato da Vekan Setune come suo secondo per la spedizione. Il suo volto è sempre celato dietro un elmo chiuso dal quale non si può scorgere la sua faccia anche se si vocifera che abbia un capello corvino e degli occhi verdi come lo smeraldo. Ha un’armatura scura regalatagli da Ruthvald Adrerikath in persona per l’occasione, ha una attaccatura di ferro sul petto per evitare che le spade o le frecce dopo che vengono deviate vadano verso l’alto trafiggendo così il mento. L’armatura è leggere e riesce a coprire i punti vitali. Sotto l’armatura porta una maglia di ferro aggiuntiva.
Brandisce una spada di medie lunghezze, ha dei coltelli da tiro, un grande coltello con il fodero attaccato per lungo alla cintura e un coltello di medie dimensioni per scuoiare le bestie che uccide. Usa uno scudo di piccole-medie dimensioni fatto di ferro. E’ un ottimo combattente, sa usare più tipi di armi come la lancia, la mazza o l’arco ma predilige soprattutto le spade.
Dice solo lo stretto necessario ed è abituato ad essere solo, è sempre vigile e non abbassa mai la guardia tant’è che non rimuove l’elmo neanche quando dorme se non in casa sua. È impacciato nei rapporti con altre persone per via della sua tendenza a rimanere solo e al non parlare. Si attiene ai piani ma pensa come se fosse da solo, non perché non gli interessano le persone ma per abitudine. Ha un suo modo di pensare e un suo codice d’onore. Cerca sempre di ampliare la sua conoscenza, difatti porta sempre con sé un piccolo libro.

Einlar e Sutien Vneret; Elfi di grado oro. Einlar frattelo minore (maschio) Sutien sorella maggiore (Femmina).
Entrambi hanno gli occhi verdi acqua e i capelli color platino lunghi fino ai fianchi, Einlar solitamente li tiene sciolti mentre Sutien ha una treccia che le cade lungo la destra.
Brandiscono spade corte di ferro dalla forma ricurva ed un lungo arco di un legno flessibile ma resistente. Indossano un’armatura di pelle con una maglia di ferro sotto e un guanto attaccato ad un anello posto nel dito medio per rendere più facile il tiro con l’arco.
Le frecce che scoccano sono tutte fabbricate da loro a mano usando materiali che trovano, solitamente cercano i materiali migliori anche se si trovano in un luogo a loro estraneo.
Sono abilissimi con l’arco, sanno coordinarsi con il gruppo e riescono a collaborare egregiamente.
Alla cintura Einlar ha una gabbietta di ferro con dentro un uccellino; è stato consigliato da Karet Jhandam affinché il piccolo essere potesse segnalare l’eventuale presenza di gas.
Entrambi hanno come pendenti al collo una pietra di color verde donati loro dalla madre.
Sono buoni ma testardi. Pregano per gli animali che uccidono per sfamarsi e hanno un grandissimo rispetto verso le foreste e gli alberi che le abitano.
Einlar è meno serio di Sutien, è più tendente al fare dispetti. Con se ha un monocolo rotto ed usa i pochi vetri rimanenti per leggere o per guardare qualcosa di vicino.
Sutien è più seria, la gentilezza la caratterizza e la disciplina le dà una forma.

Artem Nerykan; Savan di grado oro. Capello corto di color rosso chiaro, ha degli occhi di colore tipico dei Savan.
Brandisce una spada lunga, ha una tracolla di cuoio che tiene il fodero della spada al suo fianco sinistro. Indossa un’armatura leggera, non indossa una maglia di ferro o piastre sotto.
Cerca sempre di ascoltare e capire il morale del gruppo, spesso consiglia allo stesso Vekan.
Ha una aura scura e macabra anche se le sue intenzioni non sono cattive. Spesso fissa le persone senza che loro se ne accorgano e ascolta conversazioni di altri.
Ha una visione sua del mondo, la maggior parte delle sue azioni sono a fini di guadagno suo. Quando una cosa non gli sta bene la dice, è leggermente cinico anche se è molto legato al suo gruppo.

Thoulnir Tukret; Nano di grado oro. Una folta barba di color castano come i suoi capelli, i suoi occhi sono di color castano chiaro.
Usa un martello di guerra con un’asta di media lunghezza, indossa una pesante armatura con intarsi di oro, indossa un cappello di pelle al quale sono appoggiati un paio di occhiali con lenti tonde.
E’ un ottimo ingegnere, è bravo nell’ideazione e nella progettazione di oggetti che possano aiutare il gruppo.
È fedele a Vekan e si fida ciecamente di lui. E’ burbero tant’è che litiga spesso con gli elfi.
Ha l’abitudine di bere e mangiare troppo, quando è preoccupato gira avanti e indietro le trecce della sua barba. E’ così grasso che sulla sua armatura quando lucidata ci si può specchiare un cavallo intero.

Stardel

Sargon aveva mantenuto per tutta la durata del viaggio il suo solito volto piatto e annoiato. Ad una valutazione superficiale l’elfo scuro poteva perfino apparire supponente e disinteressato di fronte all’incredibile spettacolo che si presentava di fronte al nutrito gruppo di esploratori. Tutto questo era solo frutto di uno studiato sistema di difesa contro la società approfittatrice e spietata che si stava creando nell’Interregno, ormai sempre più teatro di complotti e tradimenti. Dentro di se l’Awilum del Pavone in realtà nutriva forti sentimenti di quasi fanciullesca emozione, davanti a questo nuovo mondo alieno.

Nel corso del viaggio nelle profondità della terra, Sargon cercò di analizzare i suoi compagni di viaggio.
Era sicuramente il membro più in vista della spedizione, o almeno questo è quello che credeva lui, visto che gli altri nomi non gli dicevano nulla.
La figlia di Lord Zardus, che lo colpì per la naturale leadership con cui guidava la squadra.
Un nano alquanto puzzolente e burbero ma che, per Sargon, emanava sensazioni di scurrile simpatia, la compagnia perfetta per una serata alcolica.
Un ethero un po’ strano, che pare essere costantemente intento a rimuginare su ogni cosa.
Delle guardie armate di Arvintar, l’idea che la scorta fosse composta esclusivamente da membri di un governo estero lo preoccupava un po’ ma sembravano dei professionisti e non se ne curò più di tanto. Le sue attenzioni difatti erano rivolte specialmente verso i suoi connazionali.
Non conosceva personalmente i due di Dakhmah e, proprio per questo, cercò di tenersi alla larga da loro. Sembravano innocui ma non si può mai dire, specialmente con i Lor’Tred.

Dopo aver osservato a lungo i colleghi, probabilmente più a lungo del dovuto e apparendo anche un po’ inquietante, il Pavone iniziò il suo lavoro di mappatura. Non sapeva bene come trasporre in maniera chiara l’ambiente che lo circondava, era troppo strano rispetto al “mondo di superficie” ma cercò di fare del suo meglio davanti a questo lavoro certamente non convenzionale, facendo anche un piccolo disegno del Nether, come aveva chiamato quel luogo la Dottoressa.
E mentre disegnava, si ritrovò a pensare a tutte le sue paranoie e ai rischi che stava correndo per partecipare a quella spedizione. Il pericolo lo faceva sentire vivo ma una frase continuava ad echeggiare nella sua testa, un pensiero nato dall’ansia e dal calore del luogo. Prese il foglio appena disegnato e lo girò, poi di getto scrisse sul retro il suo pensiero, quasi a volerlo scacciare dalla sua mente.

Nel Nether nessuno può sentirti urlare.

Borgo94n1

Le notizie legate alla spedizione del Nether si diffusero velocemente e alla fine arrivarono anche alle orecchie di Ignus Borgo, sentendo parlare di terre inesplorate e vedendo la possibilità di fare investimenti fruttuosi, Borgo fu celere nell’inviare una lettera a Lord Zardus.

"Porgo i miei saluti Lord Fabian Zardus, ormai non è un segreto che la vostra gilda intende iniziare una spedizione in terre inesplorate, spedizione che sarà già iniziata una volta che avrete ricevuto questa lettera, ma sarà ancora agli inizi.

Dovete sapere che io Ignus Borgo sono il fondatore e presidente della Borgo Company, una compagnia che si occupa in generale di economia, investimenti e talvolta anche di commercio e servizi.

Ho sentito dire che in tale spedizione sarà possibile ottenere minerali preziosi, ma per guadagnare bisogna anche spendere, sono a conoscenza del fatto che la vostra gilda avrà sicuramente organizzato un campo e che voi avrete già in parte finanziato questa spedizione, ma io e la mia compagnia vogliamo fare la nostra parte per agevolare coloro che si avventureranno in queste nuove terre ignote, e di conseguenza migliorare i risultati che potrebbero ottenere.

Con il vostro permesso sarei interessato ad investire nei seguenti servizi:

1 La costruzione di 5 bancarelle per cibarie varie, che verrebbero affittate ad ogni mercante interessato, in caso le richieste fossero maggiori delle bancarelle a disposizione, concederemo lo spazio a coloro che hanno la nomea di vendere i cibi migliori, cercando anche di dare varietà al cibo venduto, pensavo ai un macellaio (per la carne), un pescivendolo (per il pesce), un panettiere (per il pane) ed un fruttivendolo (per la frutta), la quinta bancarella possiamo usarla come jolly in base alle esigenze.

2 La costruzione di una bancarella per ospitare un fabbro, avere in vendita armi ed armature o la possibilità di farle riparare da un professionista, è un servizio essenziale per ogni avventuriero che svolge missioni pericolose.

3 La costruzione di una tenda dei guaritori, avere degli esperti guaritori sul posto ed un luogo dove ospitarli penso sia di vitale importanza.

4 Preparazione di una zona dov’è i mercenari possano piazzare le proprie tende, con le spedizioni si potrà con il tempo guadagnare molti soldi, ma sarà la manodopera a poter mancare soprattutto quella armata, avere dei mercenari pronti per fare la guardia ad un gruppo di esplorazione potrebbe essere molto utile, sono sicuro che una volta che la gente capirà le opportunità di guadagno di questa spedizione, arriveranno in grande numero.

5 La costruzione di una bancarella per un’orafo, che possa stimare il valore dei preziosi che otterrete durante le spedizioni e possa magari acquistarli sul posto in caso ci sia la necessità di avere fondi in poco tempo.

Tutte queste strutture verrebbero inizialmente finanziate dalla Borgo Company, per poi venire finanziate in parte dagli affitti delle bancarelle e in parte dai tesori trovati di cui vorrei chiedere una parte, al fine di coprire tutte le spese e poi permettere all’accampamento costruitosi di auto finanziarsi e magari di crescere.

Ovviamente queste sono le mie proposte ma possiamo accordarci per fare le eventuali modifiche.

Vi chiedo di aggiornarmi nel caso questa mia proposta potesse interessarvi, penso che fornire servizi agli avventurieri e creare nuove opportunità di guadagno per molti possa essere un’occasione da non perdere, ma qualsiasi sia la vostra scelta rispetto il vostro giudizio.

Cordiali saluti Ignus Borgo.

Brodsko

Puabi non era mai scesa tanto entro le viscere della terra e, nel trovarsi lì, ebbe più di un mancamento. L’umidità dei primi strati fu presto sostituita dal cocente calore degli inferi, o così li chiamava sempre la sua cara nonnina. Lì sembrava di trovarsi in un mondo fatto al contrario, ove la lava ristagnava nei laghi e la terra copriva il cielo. Decisa ad ignorare stoicamente la nausea claustrofobica, la trascrittrice decise di riversare tutto il suo malessere nell’impegno lavorativo. Rallentava o accelerava il passo così da affiancarsi ai diversi membri della spedizione, intervistandoli brevemente e compilando un piccolo rapporto che presentò a Calliope Zardus appena giunti al Campo Nether.

Rapporto n°001 - Campo Base “Nether” - 2 Nuvul 258

Nome: Sargon Stardel
Ruolo: Cartografo

Intervistatrice: Vorrei chiederle come si sente, cosa spera di ottenere e se teme qualcosa.

Intervistato: Sono in uno stato di totale estasi ed euforia. Spero di collaborare per ottenere il meglio per la scienza e per Dakhmah.

Note personali: L’intervistato mantiene una faccia seria, piatta. L’atteggiamento sembra quasi annoiato di fronte alle domande poste.

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Nome: Karet Jhandam
Ruolo: Manovale

Intervistatrice: Vorrei chiederle come si sente, cosa spera di ottenere e se teme qualcosa.

Intervistato: Sono più che entusiasta di questa spedizione e spero di scoprire nuove materie con proprietà mai viste! Per quanto riguarda le paure, non saprei… Non temo la morte, forse di bruciarmi la barba! Ahah!

Note personali: L’intervistato risponde in maniera esuberante e coraggiosa al limite dello spericolato, grintoso.

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Nome: Francis Aldobran
Ruolo: Naturalista

Intervistatrice: Vorrei chiederle come si sente, cosa spera di ottenere e se teme qualcosa.

Intervistato: Questa è un’occasione d’oro. Infatti i miei obiettivi sono prettamente scientifico-accademici. Intendo scoprire e classificare nuove specie viventi… Beh, in realtà vorrei che il mio nome e lavoro vengano riconosciuti per tutto il continente.

Note personali: L’intervistato sembrava sinceramente scosso e spaesato.

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Nome: Calliope Zardus
Ruolo: Capospedizione

Intervistatrice: Vorrei chiederle come si sente, cosa spera di ottenere e se teme qualcosa.

Intervistata: Sono molto emozionata ma anche un po’ agitata! Siamo la prima vera squadra organizzata ad esplorare queste caverne e per me è un onore esserne la guida, con l’ansia che ne consegue. Amo l’avventura. Il mio obiettivo qui è quello di scoprire quante più meraviglie e stranezze si nascondano in questi terre assurde, oltre ovviamente a riportare qualche esotico souvenir per ampliare la collezione della Gilda. Netheraer, l’esploratore che ha scoperto questa caverna, mi ha raccontato di aver visto una foresta di alberi fungo blu! Non vedo l’ora di vederla con i miei occhi! Sento molta pressione sulle mie spalle. Ho già guidato delle spedizioni ma mai con tanto interesse mediatico. Dunque il mio timore è quello di deludere chi ha riposto in me fiducia.

Note personali: L’Intervistata è risoluta e conosce i rischi del mestiere.

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Nome: Tagrav Asterio
Ruolo: Vice-Comandante dell’Avanguardia

Intervistatrice: Vorrei chiederle come si sente, cosa spera di ottenere e se teme qualcosa.

Intervistato: Esperienza. […] No. Non conosciamo nulla di questo posto anormale, questo è il mio pensiero al momento.

Note personali: L’intervistato resta muto alla prima domanda, risponde seccamente alla seconda e pensa per due minuti prima di rispondere all’ultima. Mi sembra una persona cauta e razionale.

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Nome: Vekan Setune
Ruolo: Comandante dell’Avanguardia

Intervistatrice: Vorrei chiederle come si sente, cosa spera di ottenere e se teme qualcosa.

Intervistato: Questo luogo è interessante, non ho mai visto o letto qualcosa come questo posto. Spero di ottenere conoscenza, esperienze e maggiore unità per il gruppo. Temo ciò che non posso conoscere.

Note personali: Le risposte laconiche dimostrano la serietà e la dedizione dell’intervistato alla causa.

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Nome: Einlar e Sutien Vneret
Ruolo: Guardie dell’Avanguardia

Intervistatrice: Vorrei chiederle come si sente, cosa spera di ottenere e se teme qualcosa.

Intervistati: Stiamo bene, forse è troppo caldo. Per ora è tutto calmo. […] Tanti soldi e nuove pietre con cui fare delle buone frecce.

Note personali: I due gemelli rispondono come se fossero un unico organismo. Ignorano la risposta relativa a ciò che temono. Il loro legame è il loro maggior punto di forza ma anche un anello debole nel caso uno dei due venisse messo alle strette, o peggio.

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Nome: Artem Neyrat
Ruolo: Guardia dell’Avanguardia

Intervistatrice: Vorrei chiederle come si sente, cosa spera di ottenere e se teme qualcosa.

Intervistato: Mi sento molto bene, sono curioso di vedere come si comporterà la truppa. Non spero di ottenere niente in particolare e l’unica cosa che temo è la morte stessa.

Note personali: L’intervistato sembra essere il collante tra le volontà della truppa e i comandi degli ufficiali.

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Nome: Thoulnir Tukret
Ruolo: Guardia dell’Avanguardia

Intervistatrice: Vorrei chiederle come si sente, cosa spera di ottenere e se teme qualcosa.

Intervistato: Va tutto liscio, finché c’è fiducia in Vekan va tutto bene. Spero di trovare qualcosa da mangiare, magari dei nuovi metalli. Non ho paura di niente in particolare… Magari che finisca la birra!

Note personali: L’intervistato sembra essere mosso principalmente dalla fiducia che ripone nel comandante e dalla fame. Sembra esserci della tensione tra lui e i gemelli Vneret.

OFFGDR
Completerò il rapporto man mano che mi giungono le informazioni utili.

Sere

Spettabile Ignus,

La ringrazio per la missiva che ci ha inviato e per l’interessamento che dimostra nelle nostre attività.
La vostra impresa gode di un’ottima reputazione sia qui a Veiligewe che nelle città indipendenti. Mi risulta infatti che abbia onorato, in pochissimo tempo, tutti gli impegni sottoscritti fino ad oggi con i finanziatori.

Ragion per cui accetto volentieri la vostra proposta di partecipare al finanziamento della spedizione nel Nether al fine di velocizzare e migliorare l’allestimento del Campo Base, il principale snodo per le future spedizioni nell’area.
In particolare per la costruzione e allestimento dell’Ospedale da Campo e delle strutture di servizi agli esploratori.

Le chiedo di quantificare il vostro contributo al fine di organizzare e gestire al meglio i fondi attualmente a nostra disposizione per le finalità di cui abbiamo discusso.
Ciò che le propongo è una percentuale sui proventi della spedizione e sugli affitti delle strutture che verranno realizzate.

Attendo una Sua risposta e La saluto con la cordialità più viva

Lord Fabian Zardus
Direttore della Gilda degli Esploratori

GDR-OFF

@Borgo94n1 specifica a quanto ammonta il tuo investimento cosicché a fine missione potrai ricevere, se la spedizione avrà successo, una percentuale dei guadagni.

Borgo94n1

Sere

"Spettabile Lord Fabian Zardus,

L’investimento che sono disposto a fare e di ben 10.000 Cippini, per quanto riguarda la percentuale sui proventi della spedizione e sugli affitti delle strutture, penso che possano andare bene per coprire le spese e se la fortuna ci assiste guadagnarci, ovviamente sono anche consapevole degli eventuali rischi (come ogni buon uomo d’affari).

Come richiesta aggiuntiva se possibile, se questo investimento vi sembra degno di rispetto vorrei che lo stemma della Borgo Company sventolasse insieme al vostro nell’accampamento, cosi che tutti possano sapere che la Borgo Company ha contribuito alla causa di questa spedizione, altrimenti se questo fosse troppo va bene qualsiasi altra cosa che faccia sentire la partecipazione della Borgo Company.

Insieme a questa lettera vi invierò un piccolo stemma in stoffa della Borgo Company per farvi avere un’idea di quale esso sia, se accetterete farò inviare degli stemmi all’accampamento in modo che man mano che vengono costruiti alcuni edifici, esso sventolerà su di essi (la dove possibile).

Attendo con ansia una vostra risposta, spero il meglio per questa nostra collaborazione."

Ignus Borgo

Presidente della Borgo Company

Sere

Tardo pomeriggio del Giorno 1

Dopo aver dato le indicazioni, Calliope rispose alla domanda di Karet Jhandam. (@Fren62)
«Karet, per rispondere alla sua domanda, ognuno ha interessi diversi e la conoscenza ovviamente non è l’unica ricompensa che speriamo di trovare qui sotto. Senza contare che gran parte degli esperimenti e delle analisi non possono essere svolte in questo luogo. Dunque sarà necessario portare in superficie quante più risorse e materiali riusciremo a recuperare.»

Terminato l’allestimento del campo e consumata una cena leggera, gli esploratori si coricarono nelle proprie tende…

Mattina del Giorno 2

“Freschi e riposati” non era la frase più adatta al momento. Infatti la notte non fu serena e ristoratrice per la maggior parte della spedizione.

La temperatura rimase costante e dentro le piccole capanne allestite presso il Campo Base si boccheggiava. Molti ebbero difficoltà a dormire, ma non solo a causa dell’afa.

A turbare il sonno dei nostri avventurieri furono in particolar modo i rumori della caverna. Il ribollire della lava fu un compagno costante, echi lontani, boati, inquietanti grugniti e acute urla provenienti da chissà quale strano animale.

La colazione fu servita all’interno della capanna più grande, allestita per garantire un minimo di convivialità tra gli esploratori. A disposizione della squadra c’era frutta fresca, biscotti, gallette, marmellate di diversi gusti e anche qualche prodotto salato per soddisfare tutti i palati. A facilitare la deglutizione succo di bacche dolci e una bevanda alla menta molto rinfrescante tradizionalmente preparata dagli shair per sopportare il caldo del deserto.

Al termine della colazione, ognuno preparò il proprio zaino e si preparò a partire.

“Buongiorno compagni. La prima notte è sempre dura, spero che la colazione vi abbia rinfrancato un poco.“ - Calliope raggiunse il gruppo appoggiando il suo zaino consumato sopra ad una panca. “Oggi cercheremo di spostarci dal campo per raggiungere una nuova area. Iniziamo a vedere le nostre opzioni, attenzione a dove mettete i piedi.”

Il gruppo si incamminò seguendo Calliope che dettò il passo.

Il campo base si trovava all’inizio di una piccola spianata sopraelevata. Alle loro spalle la parete di roccia rossa, con l’ingresso del tunnel diretto in superficie, si congiungeva al soffitto dello stesso materiale.

Alla loro sinistra, una parete molto scoscesa di circa 10-15 metri, terminava in una serie di collinette ricoperte da una vegetazione fitta e di colorazione molto accesa tra il verde e il blu.

Dall’altro lato, alla destra del Campo Base, vi era un baratro. Un salto nel vuoto di circa 60 metri al di sopra di un lago di lava dove alcuni esserini stavano tranquillamente facendo il bagno. Oltre il lago si intravedeva una radura con dei lunghi tronchi avorio che spuntavano dal terreno. A vederli da lontano potevano ricordare la cassa toracica di un animale morto.

«Siamo al nostro primo bivio, il tempo a nostra disposizione qui ci impone una scelta. Le nostre alternative sono la strada di sinistra o quella di destra. Fate le vostre riflessioni e opportune considerazioni. La scelta sarà determinata dalla maggioranza… non siamo mica barbari!»

➡️ SONDAGGIO

Stardel

A destra un dirupo con un lago di lava in fondo, abitato da animali potenzialmente pericolosi. A sinistra un curiosissimo bosco rigoglioso, cresciuto in una terra così arida e inospitale. Sargon non aveva dubbi, era venuto qui per esplorare, non per suicidarsi.

“Io voto a sinistra” disse l’elfo alzando la mano e senza elaborare ulteriormente il suo pensiero.

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