Serenissima Repubblica di Salùran [Pronuncia: Esattamente come si legge.], La Serenissima Repubblica di Salùran è una cittadina costiera situata sulle sponde dell’omonima Baia di Salùran. La popolazione è formata per la maggior parte da esuli e coloni Behinnoriani giunti a bordo della Nave-Colonia Parmas Reja. La città è particolarmente rinomata per i suoi canali ed il fitto stile urbano.
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Nome Ufficiale: Serenissima Repubblica di Salùran
Nome Semplice: Salùran o “La Serenissima”
Motto: “Ma va’ a reméngo” (Saluriano) “Solcare gli Orizzonti” (Comune)
Stile Architettonico: Bizantino Veneziano
Anno di Fondazione: 236 (prima pietra); 251 (riconoscimento internazionale)
Capitale: Salùran, Città-Stato
Lingua ufficiale: Il Comune; Dialetto Saluriano (ghesbò)
Popolazione: ~ 8000
Nome degli Abitanti: Saluriani
Religione: Culto degli Architetti, Culto della Paglia
Valuta: Cippino;
Forma di Governo: Signoria Feudale (de facto); Repubblica Mercantile (de iure)
Governatore: Gran Podestà Turfeck Kirenblut, Primo Intendente Petrus H. Quinov
Corpo legislativo: Consiglio dei Pari
Pillole e Stranezze:
- Eredità Behinnoriana, La gran parte dell’aristocrazia Saluriana è di sangue Behinnoriano. Nonostante i diversi decenni di mare, gli oligarchi hanno tenuto particolarmente ad evitare la mescolanza fra ceti.
- Gran Covone, La religione maggioritaria è rappresentata dal Culto della Paglia, nonostante il Culto degli Architetti sia praticato da diversi cittadini.
- Dialetto Locale, Il Ghesbò, dialetto Saluriano, è una lingua sviluppatasi durante anni di navigazione quale commistione di diversi registri linguistici costretti a convivere in uno spazio ristretto.
Protezione Divina: Yes Please.
Storia:
Per Informazioni sul viaggio della Parmas Reja consulta le Cronache Quinov e Kirenblut
“CALATE L’ANCORA!” ordinò perentorio il Capitano. I mozzi eseguirono rapidamente. La Parmas Reja cigolò, tremò e sotto il suo stesso peso, a vele richiuse, terminò il suo lungo viaggio ad appena mezzo miglio dal grande golfo che le si parava innanzi.
All’eccitazione delle grandi masse accorse sul Ponte a vedere la famosa “Terraferma” venne nel giro di pochi minuti a sostituirsi a quella dello sbarco. Partendo dalle classi inferiori iniziarono le grandi operazioni per consentire alle svariate centinaia di abitanti della Nave Colonia di scendere dal mastodontico veliero.
A decine venivano trasbordati su scialuppe ormai vecchie d’un secolo e portati a riva insieme ai vettovagliamenti necessari a stabilirsi. Ci vollero giorni affinché tutti, fra seconda e terza classe, fossero portati a terra insieme ai loro averi. La settima mattina di preparativi furono calate in mare le grandi e decorate Scialuppe degli Oligarchi. Le ormai marce imbarcazioni destinate ai facoltosi ospiti della prima classe avevano da tempo perso il loro smalto originario, ma non mancavano di distinguersi per i loro remi intarsiati ed i parapetti decorati con sottili strati d’oro. Grandi spighe sbucavano a pelo d’acqua dagli scafi semisommersi.
L’ordine venne stabilito ed in pochi mesi Salùran sorse, sulle rive di quel calmo golfo.